LE CELLULITI

Nell’uso comune, il termine “cellulite”, viene usato per indicare quell’inestetismo degli arti inferiori che si manifesta con alterazioni di tipo volumetrico o irregolarità della cute.

In realtà la cosiddetta cellulite è una patologia costituzionale ad origine endocrino-metabolica caratterizzata daalterazioni del sistema microvascolare-tissutale.

I fattori che scatenano la cellulite e che predispongono alla sua comparsa sono molteplici:

 

  • Disordini alimentari (sovrappeso ed obesità)
  • Disbiosi intestinale (alterazione della flora microbica intestinale e conseguente accumulo di tossine nell’organismo)
  • Alterazioni posturali
  • Stipsi
  • Assunzione di estroprogestinici (pillola anticoncezionale ed estrogeni contenuti negli alimenti) che causano ritenzione idrica.
  • Uso abituale di indumenti troppo stretti (jeans o calze elastiche) che determinano ipossia tissutale (ridotto apporto di ossigeno ai tessuti)
  • Fumo di sigaretta

Numerosi studi clinici dimostrano che questa è una patologia evolutiva in cui si susseguono diverse fasi che possono essere più o meno manifeste.

 

  1. Inizialmente si avrebbe un’alterazione del microcircolo (arteriolo-venulare e linfatico) con danno della matrice cellulare (tessuto interstiziale che si trova tra cellula e cellula).

 

  1. Conseguentemente, l’accumulo di acqua nel sottocute e l’ipertrofia delle cellule adipose determinano il quadro clinico del lipedema, del lipolinfedema, della pannicolopatia edematosa o fibro-sclerotica con micro e macronoduli.

 

È come se il grasso sottocutaneo, con la sua forma lobulare, fosse una spugna all’interno della quale si accumula tanta acqua: questo conferisce alla cute un aspetto irregolare per la presenza di tanti piccoli buchetti, come delle piccole ondine che rendono la coscia ed il gluteo impastati e congesti…

 

Tutti questi diversi quadri clinici sono chiamati “cellulite” dalla paziente, ma si può ben intuire che ognuno di essi è diverso dall’altro e che sarà compito del medico estetico fare corretta diagnosi differenziale e prescrivere la terapia più efficace.

 

La paziente può essere asintomatica oppure accusare diversi sintomi:

 

  • Pesantezza degli arti inferiori
  • Crampi
  • Edemi
  • Piedi freddi

 

Considerata l’origine multifattoriale della cellulite, è sempre opportuno raccomandare una strategia terapeutica che preveda di aggredire su più fronti questa patologia:

 

  • Un regime alimentare equilibrato dal punto di vista quantitativo e qualitativo.
  • La regolare e corretta attività fisica assicura una buona tonicità muscolare, stimolazione del sistema cardio-vascolare con ottimale ossigenazione dei tessuti, stimolazione della lipolisi.
  • La terapia domiciliare con farmaci flebotropi ed antiedemigeni è raccomandata nel caso in cui sia presente edema degli arti inferiori (cumarinici, flavonoidi, stimolanti della matrice cellulare, elastocompressione).
  • Gli stessi farmaci possono essere introdotti nel sottocute tramite mesoterapia o veicolazione transdermica, per facilitare l’eliminazione dei liquidi e combattere la ritenzione idrica.
  • Per stimolare il sistema linfatico sono molto utili cicli di drenaggio linfatico manuale.
  • La carbossiterapia consiste nella inoculazione di anidride carbonica nel sottocute: in questo modo viene stimolata l’ossigenazione dei tessuti e la lipolisi.

 

Tutte queste terapie consentono di migliorare l’aspetto della cute in riferimento alla “pastosità”, all’aspetto a “buccia d’arancia”, al rilassamento cutaneo e al gonfiore, in poche parole, la gamba si “asciuga” e diventa più tonica e compatta.

 

Un discorso a parte merita il problema dell’ “adiposità localizzata”, cioè di quegli accumuli di grasso che, caratteristicamente, si riscontrano a livello della porzione supero-esterna delle cosce, dei glutei, dell’interno ginocchio, dell’addome e dei fianchi.

 

In questo caso, è consigliato un regime dietetico che metta l’organismo in condizione di utilizzare prevalentemente i grassi localizzati, anche nei pazienti magri che devono ridurre i centimetri solo nelle zone di adiposità (dieta proteinata).

 

Attualmente la terapia ambulatoriale più efficace per la correzione delle adiposità localizzate è la vaser-lipoterapia che si esegue in una sola seduta attraverso uno strumento ad emissione di ultrasuoni.

LE CELLULITI

Nell’uso comune, il termine “cellulite”, viene usato per indicare quell’inestetismo degli arti inferiori che si manifesta con alterazioni di tipo volumetrico o irregolarità della cute.

In realtà la cosiddetta cellulite è una patologia costituzionale ad origine endocrino-metabolica caratterizzata daalterazioni del sistema microvascolare-tissutale.

I fattori che scatenano la cellulite e che predispongono alla sua comparsa sono molteplici:

 

  • Disordini alimentari (sovrappeso ed obesità)
  • Disbiosi intestinale (alterazione della flora microbica intestinale e conseguente accumulo di tossine nell’organismo)
  • Alterazioni posturali
  • Stipsi
  • Assunzione di estroprogestinici (pillola anticoncezionale ed estrogeni contenuti negli alimenti) che causano ritenzione idrica.
  • Uso abituale di indumenti troppo stretti (jeans o calze elastiche) che determinano ipossia tissutale (ridotto apporto di ossigeno ai tessuti)
  • Fumo di sigaretta

Numerosi studi clinici dimostrano che questa è una patologia evolutiva in cui si susseguono diverse fasi che possono essere più o meno manifeste.

 

  1. Inizialmente si avrebbe un’alterazione del microcircolo (arteriolo-venulare e linfatico) con danno della matrice cellulare (tessuto interstiziale che si trova tra cellula e cellula).

 

  1. Conseguentemente, l’accumulo di acqua nel sottocute e l’ipertrofia delle cellule adipose determinano il quadro clinico del lipedema, del lipolinfedema, della pannicolopatia edematosa o fibro-sclerotica con micro e macronoduli.

 

È come se il grasso sottocutaneo, con la sua forma lobulare, fosse una spugna all’interno della quale si accumula tanta acqua: questo conferisce alla cute un aspetto irregolare per la presenza di tanti piccoli buchetti, come delle piccole ondine che rendono la coscia ed il gluteo impastati e congesti…

 

Tutti questi diversi quadri clinici sono chiamati “cellulite” dalla paziente, ma si può ben intuire che ognuno di essi è diverso dall’altro e che sarà compito del medico estetico fare corretta diagnosi differenziale e prescrivere la terapia più efficace.

 

La paziente può essere asintomatica oppure accusare diversi sintomi:

 

  • Pesantezza degli arti inferiori
  • Crampi
  • Edemi
  • Piedi freddi

 

Considerata l’origine multifattoriale della cellulite, è sempre opportuno raccomandare una strategia terapeutica che preveda di aggredire su più fronti questa patologia:

 

  • Un regime alimentare equilibrato dal punto di vista quantitativo e qualitativo.
  • La regolare e corretta attività fisica assicura una buona tonicità muscolare, stimolazione del sistema cardio-vascolare con ottimale ossigenazione dei tessuti, stimolazione della lipolisi.
  • La terapia domiciliare con farmaci flebotropi ed antiedemigeni è raccomandata nel caso in cui sia presente edema degli arti inferiori (cumarinici, flavonoidi, stimolanti della matrice cellulare, elastocompressione).
  • Gli stessi farmaci possono essere introdotti nel sottocute tramite mesoterapia o veicolazione transdermica, per facilitare l’eliminazione dei liquidi e combattere la ritenzione idrica.
  • Per stimolare il sistema linfatico sono molto utili cicli di drenaggio linfatico manuale.
  • La carbossiterapia consiste nella inoculazione di anidride carbonica nel sottocute: in questo modo viene stimolata l’ossigenazione dei tessuti e la lipolisi.

 

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